Ara Pacis

L‘"Ara Pacis Augustae" è interamente di marmo lunense è stato ricostruito quasi interamente con i pezzi originari risalenti all’epoca della costruzione tra il 13-9 a.C ed è collocato presso l’Augusteo in origine invece era presso il Campo Marzio. I pezzi che lo compongono attualmente sono frutto sia di scavi condotti negli anni 30 sia di pezzi custoditi in musei e /o collezioni anche private sia italiane che straniere, le parti mancanti sono state invece riprodotte fedelmente. Fu eretto in onore di Augusto che riportò la pace nell’impero, dopo la guerra tra Gallia e Spagna, per volere del Senato Romano. Il monumento si presenta come una costruzione a pianta quadrata con all’interno un podio rialzato delle dimensioni di circa 11 x 10 metri con un altare, con due fiancate e una scalinata, è contornato da bassorilievi e sculture che rappresentano il corteo che accoglieva e accompagnava Augusto vittorioso al rientro in patria nella parte alta e motivi floreali nella parte bassa.

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Bocca della Verità

La bocca della verità si trova nel portico della chiesa di S. Maria in Cosmedin ed è un antico chiusino per un condotto dell’acqua. Rappresentala faccia di una divinità fluviale e si narra pesi circa tredici quintali. La tradizione vuole che se un bugiardo che avesse infilato la mano nella bocca dicendo una bugia sarebbe stato morso.

Link: Bocca della Verità -


Castel Sant'Angelo

Eretto per volere dell'imperatore Adriano dal quale deriva il nome d’origine:" Mole Adriana". I lavori di costruzione durarono 4 anni dal 135 al 139, con la funzione di tomba (di mausoleo) per se e i suoi successori fu terminato da Antonino Pio. La costruzione cilindrica attribuita a Demetriano durante il corso del tempo cambiò più volte uso; fu castello per volere di Aureliano, caserma, carcere ad opera di Teodorico e attualmente è sede del MUSEO ARTISTICO MILITARE. L'attuale nome è dovuto, a papa Gregorio Magno al quale apparve, durante una processione contro la pestilenza nel 590, un angelo nell'atto di rifondere la spada simile a quello che si può scorgere sulla cima del monumento stesso. Esiste anche un passo che collega direttamente il Vaticano al Castello utilizzato dai Papi in più riprese per rifugiarsi velocemente all’interno della fortificazione in caso di attacco alla basisilica. Il ponte antistante ornato di statue e balaustre di marmo è invece opera del Bernini nel 1668.

Link: Castel Sant'Angelo -


Chiesa della Navicella

La chiesa Santa Maria in Domnica detta Chiesa della Navicella, è stata costruita sul colle Celio nel settimo secolo come un oratorio. Fu ricostruita tra l’817 e 824 per volere di Papa Pasquale I che gli conferì l’attuale aspetto di basilica a tre navate. Modificata ad opera del Sansovino su commissione della famiglia Medici al quale dobbiamo la facciata e il portico tra il 1513-1514. Sempre intorno al 1513 anni fu posta davanti all’ingresso la “Navicella” che è un modo per rappresentare con un simbolo la chiesa che naviga nel mondo, in realtà probabilmente il simbolo è ripreso da un ex-voto romano dedicato alla dea Iside protettrice dei marinai che era proprio una navicella, l’attuale trasformazione in fontana è stata realizzata nel 1913. All’inerno si possono osservare sull’arco trionfale e sull’abside numerosi mosaici e affreschi realizzati da Lazzaro Baldi tra il 1624-1703 e rappresentati episodi della vita di S. Lorenzo e S. Ciriaca.

Link: Chiesa della Navicella - Sette Colli -


Circo Massimo

Il Circo Massimo è un antica arena all’aperto lunga circa 610 metri di lunghezza e 190 di larghezza nella parte più esterna ospitava corse di cavali, carri o combattimenti di gladiatori. La tradizione narra sia opera risalente all’epoca del quinto Re di Roma Tarquinio Prisco nel secolo VII a.C. la primaria struttura in legno è stata poi sostituita in pietra e muratura nel II secolo a.C. Fu ampliato e ristrutturato più volte come ad esempio Giulio Cesare nel 46 a.C. che indicò i criteri costruttivi che diventarono poi la base di ogni circo romano (disposizione dei posti a sedere, delle stalle per i cavali). Ottaviano Augusto vi aggiunse il palco imperiale e l’obelisco di Ramesse II., Costantino lo restaurò fino ad avere delle gradinate che potevan contenere fino a 250.000 spettatori, Costanzo vi aggiunse l’obelisco di Tutmosi III.

Link: Circo Massimo -


Colosseo

Iniziato nel 72 da Vespasiano e terminato nell’80 da Tito fu completato nella parte superiore da Domiziano (figlio di Tito) e ristrutturato da Alessandro Severo. Il Colosseo era destinato a combattimenti di gladiatori, lotte con le belve e riempito d’acqua nella sua parte inferiore a scontri d’imbarcazioni, alcuni storici lo vogliono come luogo di martirio di molti cristiani, ma sembra sia una tradizione infondata. A pianta ellittica misura un diametro variabile tra i a 188 metri e i 156 ed un’altezza massima di 48 metri. Era rivestito di travertino all’esterno e di marmo all’interno sotto la pavimentazione si possono ancora scorgere i passaggi per le bestie poteva contenere circa cinquantamila spettatori, come un odierno stadio di calcio, ed era diviso in settori con tre ordini di gradinate. Il più basso era destinato alle personalità importanti, come ad esempio i senatori, comprendeva due palchi uno per l’imperatore la sua famiglia e ospitava anche i cavalieri e l’altro per le vestali , a salire trovavano posto sulla seconda gradinata i cittadini e sul terzo il popolino e le donne di tutte le classi sociali. Durante i mesi più caldi per proteggere dal sole il pubblico vi era un imponente sistema di copertura azionato manualmente chiamato "velario". All’esterno si possono notare quattro ordini di arcate , nell’ultimo il più alto erano posizionate in realtà le finestre, ogni arcata era adornata da statue in marmo raffiguranti divinità e o personaggi imperiali importati. Durante la sua vita lunga ormai più di duemila anni il Colosseo ha sopportato e resistito in maniera eccezionale a tutta una serie di cause ed eventi naturali e non che gli hanno fatto perdere un po’ di quel fascino che ancora oggi emana. Ha resistito a tre terremoti che minarono la solidità della struttura e ne provocarono il crollo di parte di esso rispettivamente negli anni 442, 508 e 841 d.C. Si aggiunse lo scempio dei papi che fecero prelevare statue e marmo per abbellire i loro palazzi. Si deve arrivare fino agli inizi dell’Ottocento che grazie a Pio VII e successivamente a Benito Mussolini durante gli anni venti e trenta che fu rivalutato e restaurato per poi subire i bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, ora il vero nemico è l’inquinamento atmosferico. A fianco del Colosseo si trova l’imponente arco dedicato a Costantino dopo la vittoria su Massenzio a Ponte Milvio nel 315.

Link: Colosseo -


Fontana del Tritone

La fontana del Tritone commissionata da Papa Urbano VIII Barberini è opera di Gain Lorenzo Bernini realizzata tra il 1642 e il 1643 riprende un po’ lo stile delle fontane a forma di tazza del XVI secolo. La fontana completamente in travertino è composta da una conchiglia sostenuta da delle code di delfini con sulla sommità un Tritone inginocchiato (nella mitologia greca era un essere marino figlio di Poseidone dio del mare e di Anfitrite) che soffia in una conchiglia da dove zampilla l’acqua che alimenta la fontana. Si può vedere tra le code dei delfini, al centro della fontana, lo stemma dei Barberini (potente famiglia fiorentina trasferita poi a Roma) raffigurante le tre api e le chiavi che invece è lo stemma dei pontefici. Le colonne che circondano la vasca invece risalgono al 1800.

Link: Fontana del Tritone -


Fontana di Trevi

Iniziata nel 1732 fu ultimata nel 1762 da Nicola Salvi per volere di papa Clemente XI. Grandioso progetto in stile barocco, la vasca poggia su un lato di Palazzo Poli. Le statue che si ereggono sono sculture di Filippo Della Valle e Pietro Bracci, artisti che lavorarono alla realizzazione della fontana, si possono notare: Nettuno, le quattro stagioni e una vergine che indica la sorgente. E' sicuramente la più celebre fontana di Roma se non del mondo. Compare inaspettatamente al visitatore poiché è nascosta in un groviglio di stradine strette al centro di Roma. E’ tradizione che i turisti vi lancino una monetina, in segno di porta fortuna e con l'auspicio di ritornare a Roma.

Link: Fontana di Trevi -


Fori Romani

Il "Foro" è un termine derivante dal latino "forum" che significa, "luogo aperto", " luogo del mercato" e rappresentava uno spazio di forma rettangolare adibito inizialmente agli incontri tra i cittadini e dove vi si svolgevamo attività religiose e commerciali e successivamente divenne il centro di tutta la vita pubblica, sia politica che amministrativa. I "Fori" erano presenti in tutte le città romane, generalmente costituiti con una piazza rettangolare spesso contornati da portici, e suddiviso in varie aree utilizzate per specifici compiti.


Foro Romano.

Il primo foro di Roma "Il Foro Romano", si trovava sulla valle tra i colli Campidoglio, Palatino e Qurininale e risale a circa 500 anni prima di Cristo. La valle fu prosciugata e bonificata dalla palude attraverso la costruzione della "Cloaca Maxima" e adibita in un primo momento solo a mercato e a semplice luogo di riunione, successivamente adibita anche a cerimonie di carattere religioso e politico attraverso al costruzione del tempio di "Vesta". Il tempio di "Vesta" a pianta circolare e voluto secondo la tradizione da Numa Pompilio dove veniva custodito il sacro fuoco. Accanto vi sorgeva la "Casa delle Vestali" ovvero le sacerdotesse di Vesta (divinità del focolare) . Altri edifici che andarono a comporre il "Foro Romano" sono: La "Basilica Emilia" datata 179 a.c, i "templi di Castore e Polluce" 499-84 a.C. , il tempio della Concordia dove si riuniva il senato voluto da Furio Camillo per celebrare la fine della discordia tra patrizi e plebei, l' "Arco di Settimio Severo" del 203 a.c., il "Tempio di Romolo" figlio di Massenzio che ancora ai nostri giorni possiede l'originale porta di bronzo perfettamente funzionante.

Con il crescendo della popolazione a Roma e con il moltiplicarsi delle cerimonie e riunioni il "Foro Romano" non era più sufficiente e fu ampliato nella zona Nord con altri cinque fori e nel lasso di circa un secolo e mezzo fiorirono altre basiliche, portici e templi l'intero complesso prende oggi il nome di Fori Imperiali, tutti seguivano il medesimo schema con una piazza rettangolare con porticato e un tempio su un lato. Lo sviluppo dei cinque fori fu suddiviso secondo questa sequenza


Foro di Cesare.

Dimensioni 160 x 75 con portici e tabernae (negozi o botteghe) su i due lati lunghi e su quello corto sorgeva il tempio di "Venere Genitrice."


Foro di Augusto.

Dimensioni 160 x 75 il tempio principale era dedicato a "Martore Ultore" e alle spalle sorgeva un alto nuro che serviva a dividere il foro dal popolare e popoloso quartiere della "Suburra".


Foro di Vespasiano.

Le dimensiono sono circa 145 x 100, al centro di uno dei due lati vi sorgeva il " Tempio della Pace" o "Templum pacis" (da cui deriva il nome del foro) e ospitava i tesori predati al tempio di Gerusalemme. In questo foro trova anche collocazione la chiesa intitolata a i santi "Cosma e Damiano" che in realtà in antichità era un aula adibita a biblioteca.


Foro di Nerva.

Dimensione d120x75, sorto per volere dell’imperatore Domiziano dove sorgeva il tempio di Minerva dedicato ne 97 a.C. a Nerva.


Foro di Traiano.

E’ sicuramente il più imponente complesso creato nell’antica Roma. Su un lato si accedeva attraverso un arco dedicato a Traiano in fondo si eregeva la basilica "Ulpia". Nel foro vi si trova la "Colonna Traiana" alta 38 metri e dedicata all’imperatore ne 113 d.C. per celebrare due campagne tenute in Romania (allora Dacia), contornata da bassorilievi raffiguranti armi e armature è composta da 29 blocchi di marmo bianco di Carrara, in origine la sommità era sormonta da una statua dello stesso imperatore ma successivamente fu sostituita da una di San Pietro.

Link: Fori Romani -


Isola Tiberina

E sicuramente un luogo suggestivo e particolare di Roma, un vero e proprio isolotto al centro del Tevere sotto il colle Palatino costituito di detriti alluvionali e roccia vulcanica, anche se un’antica leggenda narra che l’isolotto nacque dall’accumulo del fango che si fermo sul grano gettato dai Romani e appartenuto ai Tarquini dopo la loro cacciata. Attualmente vi sorge l’ospedale Fatebenefratelli, che è il primo ospedale di Roma. In antichità era un luogo di culto dedicato al dio Esculapio, nome con il quale nella mitologia romana si indicava il dio greco Ascelpio della medicina questo perchè la tradizione racconta che per debellare la peste del 329 a.C. si portò a Roma da Epidauro (centro greco dove si venerava il dio) il serpente di Esculapio ( il simbolo che indicava Ascelpio era un bastone con un serpente avvolto) che saltò fuori dalla nave all’altezza dell’isola che per l’occasione fu modellata a forma di isola e al centro fu posto un obelisco a simulare l’albero maestro della nave. Oltre all’ospedale sull’isola vi sorge la chiesa di San Bartolomeo, fondata dall'imperatore Ottone III nell'XI secolo e più volte ristrutturata, e la meno importante dal punto di vista monumentale trattoria “Da Sora Lella”. L’isola Tiberina è unita alla terraferma da due ponti Ponte Fabricio e Ponte Cestio


Ponte Fabricio.

Ponte Fabricio, fu fatto costruire nel 62 a.C. da Lucio Fabricio ed è arrivano ai nostri tempi pressoché intatto, fù anche soprannominato per la vicinanza al Ghetto (quartiere ebraico), nel medioevo “Ponte dei Giudei”.


Ponte Cestio

Ponte Cestio invece costruito nel 46 a.C. da Lucio Sestio è stato ricostruito a fine dell’800.

Link: Isola Tiberina - Ponte Rotto -


Montecitorio

Dell'originario progetto di Gian Lorenzo Bernini, commissionato da papa Innocenzo X (1644-1655), rimane nell'attuale Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei deputati dal 1871, la caratteristica facciata convessa, modificata tuttavia nella parte centrale con l'aggiunta del campanile a vela, opera di Carlo Fontana. Di proprietà della Curia romana fino al 1870, con l'annessione dello Stato Pontificio al Regno d'Italia il palazzo fu sottoposto a massicci interventi edilizi per adattarlo alla nuova funzione di sede parlamentare. Una prima aula, realizzata da Paolo Comotto tra 1870 e 1871, si rivelò presto inadeguata e insoddisfacente; venne sostituita dall'attuale complesso, progettato da Ernesto Basile, che espresse il suo gusto liberty soprattutto negli interni. Diedero il loro contributo alla ricchezza dell'apparato decorativo di saloni e corridoi anche Leonardo Bistolfi, Domenico Trentacoste, Aristide Sartorio, Giovanni Beltrami, Davide Calandra.

Link: Palazzo di Montecitorio - Palazzo Madama - Palazzo Chigi - Palazzo del Quirinale -


Palazzo Chigi

Palazzo Chigi, affacciato con il prospetto principale su via del Corso e con l'ala meridionale sulla storica piazza Colonna. L'edificio si sviluppa su pianta quadrangolare attorno a un cortile, aperto in una doppia serie di arcate ai piani inferiori e scandito superiormente in eleganti ordini di finestre a timpano. La costruzione iniziata negli anni Ottanta del XVI secolo per la famiglia Aldobrandini da Maderno e proseguita con successive aggiunte per tutto il Seicento e parte del Settecento fu completata da Della Greca il quale ha ancje realizzato il cortile in stucchi stile barocco. Gli ultimi interventi furono condotti dopo il passaggio del palazzo allo stato italiano (1916), che ne fece dapprima sede del ministero delle Colonie e quindi (dal 1922 al 1959) del ministero degli Esteri. Con la costruzione della Farnesina, palazzo Chigi fu destinato a ospitare la presidenza del Consiglio.

Link: Palazzo Chigi - Palazzo Madama - Palazzo di Montecitorio - Palazzo del Quirinale -


Palazzo Madama

Il Senato della Repubblica italiana si riunisce a Palazzo Madama, così chiamato dall'appellativo di Margherita d'Asburgo (1522-1586), vedova del duca di Firenze Alessandro Medici (1510-1537), che vi abitò tra il 1538 ed il 1559 e tra il 1567 e il 1580. Situato a ridosso di piazza Navona, fu eretto dal 1503 per Giovanni Medici. Nel 1649 secolo fu realizzata l'attuale facciata opera di Cardi, coronata da un ricco cornicione e da originali comignoli e aperta al centro in un sontuoso portale su colonne con baldacchino. Meno interessante è il prospetto del corpo di fabbrica novecentesco che si affaccia su via Dogana Vecchia. Il Palazzo rimase di proprietà dei Medici fino al 1737, quando passò ai Lorena. Nel 1755 fu acquistato dallo Stato Pontificio, che lo cedette al Regno d'Italia nel 1871.

Link: Palazzo Madama - Palazzo Chigi - Palazzo di Montecitorio - Palazzo del Quirinale -


Pantheon

Fatto costruire per volere di Marco Vipsanio d'Agrippa nel 27 a.C. più volte danneggiato e restaurato nel corso degli anni da Domiziano venne rifatto da Adriano nel III secolo d..C. Il Pantheon in origine un tempio dedicato a tutte le divinità ( dal greco pántheion significa "di tutti gli dei") nel Medioevo divenne una chiesa dedicata alla "Madonna e ai sui Martiri". Il Pantheon si presenta come un'imponente costruzione circolare alta circa 43 metri sormontata da una una cupola con un foro centrale detto "oculo" del diametro di circa 8 metri, unica fonte di luce naturale presente, con una copertura in piombo voluta da Gregorio III 735. Esternamente si possono ammirare ai lati dell’ingresso imponenti colonne in granito egiziano entrando si ha un'unica sala ornata di marmo e lungo la parete circolare si alternano otto nicchie e sedici colonne. Attualmente ospita le tombe d'italiani illustri come Raffaelo, Annibale Carracci i primi due re e la prima regina d’Italia: Vittorio Emanuele II, Umberto I, Margherita di Savoia.

Link: Pantheon -


Piazza Colonna

In Piazza Colonna al centro di Roma, sorge in onore di Marco Aurelio imperatore una colonna costruita dopo la sua morte avvenuta nel 180 per ricordare le sue vittorie nel 167 quando affrontò le tribù germaniche (quadi, iazigi e marcomanni). Il fusto della colonna è alto circa 30 metri ed è realizzato in marmo di Carrara, si possono vedere raffigurati bassorilievi che rievocano appunto le lotte contro le tribù dei Germani. Attualmente in cima alla colonna c’è una statua che raffigura San Paolo che però è di epoca Medioevale (introno al 1590 fu posta li per volere di papa Sisto V), in origine vi era posizionata una statua raffigurante appunto l’imperatore. Il fusto della colonna è costituito da ben 28 tamburi posti sopra una base quadrata, dove si può scorgere una porticina che da accesso all’interno della colonna in cui è presente una scala di 203 scalini a chiocciola che permette la salita fino al piccolo terrazzino dove è posizionata la statua, l’interno della colonna è illuminato da 56 feritoie. La colonna è anche detta Colonna Antonina, questo perché nel 1589 Domenico Fontana durante un restauro sostituì dei bassorilievi presenti in origine sulla base della colonna con una iscrizione che attribuisce la colonna a Antonino Pio che in realtà era il padre adottivo di Marco Aurelio nonché suocero in quanto sposò la figlia Faustina nel 145. La vera colonna Antonina fu rinvenuta a pezzi nei primi annoi del 1700 e alcune parti furono utilizzate per fare l’obelisco di Piazza Montecitorio. La colonna non ha mai avuto una “vita facile”, nel medioevo fu utilizzata da i monaci di San Silvestro che ne erano i custodi che pretendevano un obolo per far ammirare il panorama di Roma. Nel 1700 fu circondata da bancarelle di varia natura, addirittura un barbiere ha utilizzato fino ai primi del 800 l’ingresso alla colonna come retrobottega. Dai primi anni del 1800 e fino al 1870 dopo aver eliminato dalla pizza le bancarelle, comparirono tutta una serie di stufe per tostare il caffè (si può solo immaginare a che tipo di inquinamento da fumi è stata esposta la colonna). Dopo il 1870 fu soprannominato “er manico der porta mondezza” a causa della quantità di mondezza che vi veniva ammassata intorno dai vari clienti dei sempre più numerosi bar della piazza. Oggi il basamento finalmente è ben recintato e la piazza è diventata isola pedonale.

Link: Piazza Colonna - Palazzo di Montecitorio - Campidoglio -


Piazza del Campidoglio

E' la prima piazza a Roma sorta su un preciso progetto di Michelangelo nel 1536. Giacomo Della Porta (1568) e Girolamo Rainaldi (1655) partendo dal progetto michelangiolesco e modificandone alcune parti sono gli esecutori materiali della realizzazione e sistemazione della piazza. I quattro lati della piazza, a forma trapezoidale, sono delimitati: dal Palazzo dei Conservatori dal Palazzo del Museo Capitolino ( Palazzo Nuovo ) dal Palazzo Senatorio e da una splendida scalinata ( o meglio una rampa a gradoni ) chiamata Cordonata con alle estremità due statue dei Dioscuri ( i figli di Zeus, Castore e Polluce). Nel Palazzo Senatorio , rispetto al progetto di Michelangelo sono state aggiunte da Rainaldi e Della Porta, due scalinate ai lati e una fontana dedicata alla dea Minerva con ai lati due statue del Tevere e del Nilo . Oltre i tre palazzi legati da un'ottima omogeneità di stile, tipica dell’età rinascimentale, si può ammirare al centro della piazza ( ornata da un elegante disegno ), la statua equestre in bronzo che raffigura MARCO AURELIO posizionata nel 1538 per volere di Papa Paolo III che la fece spostare li dal Laterano. La statua originale risalente al 175 d.C. non è quella che si può ammirare ai giorni nostri ma una copia, l’originale è conservata presso i Musei Capitolini.

Link: Piazza del Campidoglio -


Piazza del Popolo

Realizzata su progetto di Giuseppe Valadier tra il 1816 e il 1820 ha una forma elittica, al centro della piazza si innalza un antico obelisco egiziano ( obelisco Flaminio) alto 36,5 metri con alla base 4 fontane con leoni anch’essi in stile egizio. Si affacciano sulla piazza nel lato sud le due chiese gemelle di S. Maria di Monte Santo e di S. Maria dei Miracoli ( a sinistra con alle spalle l’obelisco ), iniziate da Rainaldi, e terminate dal Bernini con la collaborazione del Fontana, tra le due chiese ha inizio via del Corso, a destra di S.Maria di Monte Santo via di Ripetta e a sinistra di S. Maria dei Miracoli Via del Babbuino. Sul lato Nord della piazza abbiamo : "Porta del Popolo" che segna l’ingresso alla piazza da via Flaminia, e la chiesa di S.Maria del Popolo ( detta anche chiesa degli artisti, dove generalmente vengono officiati i funerali dei più noti artisti romani e non) che conserva preziose opere d’arte tra le quali due dipinti del del Caravaggio commissionati nel 1601: la "Crocifissione di San Pietro" e la "Caduta di Saulo" ( Conversione di San Paolo).

Link: Piazza del Popolo - Pincio -


Piazza di Spagna

Al centro della piazza troviamo la celebre Fontana della Barcaccia realizzata tra il 1627 e il 1629 da Pietro Bernini padre di Gian Lorenzo Bernini rappresenta una barca per metà sommersa in acqua. Dietro la fontana possiamo ammirare come sfondo la Scalinata di Trinità dei Monti, costruita tra il 1723 e il 1726, con i suoi 138 scalini opera del De Sanctis è composta da un insieme di rampe e terrazze. Nell'Ottocento a Roma lavoravano parecchi artisti e pare che i "modelli" sostavano sulla scalinata nell'attesa di essere scelti, al giorno d'oggi spesso è utilizzata per le sfilate di moda.

Link: Piazza di Spagna -


Piazza Esedra

Piazza Esedra è l’antico nome di quella che oggi si chiama Piazza della Repubblica, il nome fu cambiato negli anni cinquanta. Il termine “Esedra” nel mondo greco o romano era un luogo aperto con un portico dove si poteva conversare, oggi generalmente indica una piazza semicircolare, nella pizza infatti possiamo vedere da una parte una grande esedra delle terme romane e di fronte una serie di palazzi con dei porticati realizzati tra il 1887 e il 1897. Sulla piazza sorge la Basilica si Santa Maria degli Angeli e dei Martiti e al centro troviamo La “Fontana delle Naiadi”. Oggi la piazza essendo situata al centro di Roma e molto vicina alla stazione Termini è spesso utilizzata come punto di partenza o arrivo delle mille manifestazioni che si svolgono a Roma.


Fontana delle Naiadi.

La fontana delle “Naiadi” è stata realizzata da Mario Rutelli, siciliano, nel 1901 bisnonno dell’ex sindaco di Roma Francesco Rutelli, la fontana è alimentata dalla fonte dell’acqua Marcia. Al centro della fontana troviamo il “Glauco” che risale al 1912 e simboleggia il dominio dell’uomo sulla forza della natura ovvero l’acqua, nella mitologia greca Glauco era il re di Corinto. Intorno possiamo ammirare le “Naiadi” che secondo la mitologia greca sono delle ninfe (divinità minori) delle acque, nella fontana sono rappresentate “La Ninfa delle Acque sotterranee ” , quella rappresentata insieme ad un drago, “La Ninfa dei Fiumi”, quella sdraiata con un mostro e “La ninfa degli Oceani” quella in sella ad un cavallo.

Link: Piazza Esedra -


Piazza Navona

Sorta lungo il perimetro del circo Domiziano che misura circa 270 metri di lunghezza e 100 di larghezza, si è sviluppata nel tempo e vi si possono ammirare tre splendide fontane, una chiesa e tutta una serie d'edifici che ben s'intonano tra loro dando una buon'armonia a tutta la piazza. La fontana al centro opera di Gian Lorenzo Bernini, è la "Fontana dei Fiumi" costruita tra il 1648 e il 1651 con un basamento circolare e statue in marmo al centro si eleva un obelisco. Nella parte sud della piazza sorge la “Fontana del Moro”, il disegno della statua raffigurante il negro che lotta con i delfini è opera del Bernini ed è stata realizzata dallo scultore Mari nel 1655, la vasca invece è antecedente del 1574 ed è opera del Della Porta. La fontana "Fontana del Nettuno" nella parte nord della piazza è opera di Giacomo della Porta che realizzò tra il 1574 e il 1576 la vasca. Nell’ottocento a seguito di un concorso furono aggiunte le statue che la completano e in particolare il “Nettuno che lotta con la piovra” è opera di Attonio Della Bitta e le nereidi, i putti e cavalli marini che la circondano sono opera di Gregorio Zappalà. La chiesa che sorge al centro della piazza di fronte alla “Fontana dei Fiumi”, “Sant Agnese in Agnone” è stata realizzata tra il 1652 e il 1657 il disegno iniziale e l’inizio dei lavori è opera dei Rainaldi la facciata concava e la cupola sono opera del Borromini, la chiesa sorge nel punto in cui secondo la tradizione la santa fu messa nuda alla gogna e i capelli si sciolsero e la ricoprirono interamente. Una particolarità della piazza che spesso e in più occasioni è stata criticata è la presenza praticamente costante nell’arco della giornata di bravissimi ritrattisti e paesaggisti, sicuramente non sono un monumento ma entrano di diritto nell’essenza della piazza.

Link: Piazza Navona -


Piazza Venezia

A Piazza Venezia trova posto l' "Altare della Patria" o Vittoriano monumento costruito tra il 1885 e il 1911. Eretto in onore di Vittorio Emanuele II Re d'Italia. La realizzazione di tale monumento implicò la distruzione di parte della città papale che si eregeva ai piedi del Campidoglio. Successivamente durante il ventennio fascista fu adornato e vi fu tumulato il "Milite Ignoto" nel 1921, da allora si può assistere ad una guardia continua, 24 ore su 24, della tomba da parte di tutti i corpi delle forze armate. L'architettura dell'Altare della Patria, rinominato in modo dispregiativo "macchina da scrivere" per via della sua forma, è in netto contrasto con i palazzi già esistenti nella piazza, come ad esempio il noto "Palazzo Venezia" con un'architettura barocca, palazzo utilizzato da Benito Mussolini per i suoi proclami alla folla.

Link: Piazza Venezia -


Pincio

Il Pincio è un parco con una terrazza che si affaccia direttamente su Piazza del Popolo e dalla quale si può ammirare un bellissimo panorama di Roma. In particolare si possono osservare dei tramonti stupendi. Il Pincio è un vero e proprio colle (ma non fa parte dei Sette Colli, in quanto era al di fuori del confine che delimitava la città agli albori dei tempi) che sorge a Nord del Quirinale e si affaccia su quello che è stata la distesa del Campo Marzio. Il nome Pincio deriva molto probabilmente della famiglia dei Poncii che occupò il colle nel Vi secolo. Nell’antica Roma evi sorgevano dimore e orti (intesi come giardini) , tra cui gli “Horti Luculliani” (creati da Loculo) o gli “Horti Sallustiani” (creati da Sallustio). La leggenda narra che ai piedi del colle vi sorgeva la tomba dei Domizii in cui furono sepolte le ceneri di Nerone. Il disegno attuale del parco è opera del Valadier ed è stato realizzato nell’ottocento, per la precisione fu approvato nel 1816 e la sua realizzazione durò circa otto anni e fu voluta da Napoleone (la terrazza che si affaccia su Roma è appunto Piazza Napoleone I) . Sempre del Valadier è la Piazza sottostante Piazza del Popolo (voluta da Papa Pio VII al rientro a Roma) e le due strade con i tornanti che salgono dalla piazza sul colle fino alla terrazza. Nel parco sorge anche la Casina Valadier che è ed eè sempre stata una caffetteria aperta al pubblico ma che in realtà doveva essere la residenza privata del Valadier, purtroppo morì prima di potervi abitare. Una particolarità del Pincio è che vi sorgono ben 228 busti che raffigurano i grandi personaggi dell’Italia. Questi busti furono commissionati per la prima volta nel 1849, da Mazzini, Saffi e Armellini, siamo nel periodo in cui Roma è Repubblica. Ne furono inizialmente realizzati 52, ma furono collocati nelle vie del Pincio solo nel1851 una volta ristabilito il potere del Papa a Roma. Alcune statue non furono poste direttamente nel Pincio ma nella Casina Valadier, i busti appartenevano ad eretici,atei o rivoluzionari, questi stessi busti tra il 1857 e il 1860 furono rimodellati e gli vennero cambiate le sembianze come ad esempio il Savonarola diventò Guido D’Arezzo, Caio Gracco diventò Vitruvio. Il busto di Angelo Secchi (astronomo) ha alla base un forellino attraverso il quale passa il meridiano di Roma, rilevato con una tecnica manuale a fine Ottocento dal Collegio Romano.


Orologio ad acqua.

L’idrocronometro del Pincio meglio conosciuto dai romani “Orologio ad acqua” è sicuramente una di quelle cose che da bambino (e non solo) ti colpiscono e ti affascinano in modo particolare per i suoi movimenti . Fu inventato da “Padre Giovan Battista Embriaco” e collocato nel giardino del Pincio nel 1873 in una fontana realizzata appositamente dall’architetto Giocchino Ersoch. La sua realizzazione in realtà è del 1867 e fu presentata all’Esposizione Universale di Parigi. Narra la storia che l’orologio è stato realizzato con un funzionamento ad acqua perché in quel periodo l’attuale amministrazione di Roma stava facendo uno sforzo enorme per portare l’acqua potabile in più punti possibili della città grazie a molte fontane da li l’idea di “Padre Giovan Battista”. L’orologio è stato restaurato e rimesso in funzione il 29 giugno del 2007 dopo circa due anni di lavoro ad opera della Scuola ELIS di Roma.

Link: Pincio - Piazza del Popolo -


Piramide - Porta San Paolo

La "Piramide di Caio Cestio" è un monumento sepolcrale ispirato alle piramide egiziane, interamente in marmo bianco e costruito nel 40 a.C. nei pressi di porta San Paolo. La piramide è alta 36 metri a base quadrata con un lato che misura 30 metri è stata costruita, narra la tradizione in trecentotrenta giorni per seppellirvi appunto Caio Cesto secondo le usanze Egiziane. Accanto alla Piramide Cestia sorge Porta San Paolo, una delle tante porte appartenenti alle mura Aureliane composta da due grossi torrioni merlati e posta su via Ostiense , strada che porta verso Ostia. Porta San Paolo è cosi detta perché è situata nei pressi della omonima basilica intitolata a San Paolo

Link: Piramide - Porta San Paolo -


Ponte Milvio

Ponte Milvio è uno dei più antichi ponti che ancora oggi sorge a Roma ed è stato indubbiamente teatro di molti e significativi eventi storici importanti , come ad esempio la battaglia nel 312 d.C. tra Costantino e Massenzio o nel 799 d.C. il passaggio di Carlo Magno divenuto imperatore. La sua prima costruzione risale al IV secolo a.C. Ovviamente con il passare dei secoli è stato più volte ricostruito e quello che possiamo vedere oggi risale all’inizio del 1800. Il nome ponte Milvio deriva molto probabilmente dal termine “gens Mulvia” ovvero una casta dell’antica Roma alla quale apparteneva l’edile che ne curò la prima realizzazione in legno, il primo ponte in muratura con annessi due ponti levatoi in legno si deve invece “Marco Emilio Scauro” censore dell’antica Roma nel 109 a.C. Il termine “Mollo” forse si riferisce alla elasticità che poteva trasmettere la costruzione. Nel medioevo si ha una distruzione pressoché totale ad opera degli Orsini nel 1335, il ponte essendo luogo strategico spesso era motivo di lotte e screzi tra le famiglie nobili Romane. Nel 1342 fu ricostruito grazie alle elemosine raccolte da un frate e il ponte diventa meta di processioni religiose con annesso pedaggio da pagare. Nel quattrocento è aggiunta la torre del “Tripizone”, diventa una dogana e lungo di esibizione dei condannati. Nel 1805, Pio VII ingaggia il Valadier per un restauro scompaiono i ponti levatoi e compaiono archi e arcate in muratura. Nel 1849 i garibaldini provocano ingenti e inutili danni per fermare l’avanza dei francesi. Nel 1852 Pio IX lo fa restaurare. Arriviamo ai gironi nostri, nel 1982 tornano alla luce in seguito a dei lavori un tratto di banchina in blocchi di tufo risalenti probabilmente alla prima costruzione in muratura che collegano il primo pilone e la riva sinistra, nel 1985 rinviene una parte di pavimentazione del 1600 e il ponte è definitivamente chiuso al traffico. “IO C’ERO.”

Link: Ponte Milvio - I lucchetti -


Quirinale

Il palazzo del Quirinale è di epoca tardo rinascimentale esattamente la costruzione fu avviata nel 1573. Inizialmente fu costruito come residenza papale estiva ma nel corso degli anni cambiò varie volte destinazione d'uso e si susseguirono modifiche ed ampliamenti rispetto al progetto originale. L'utilizzo da parte del Papa va dall'inizio del 1600 fino al 1870 anno in cui diventa di proprietà dei Savoia che lo utilizzano come palazzo di rappresentanza. Dal 1947, a seguito della caduta della monarchia in Italia, è adibito a residenza del Presidente della Repubblica Italiana.

Link: Quirinale - Palazzo di Montecitorio - Palazzo Madama - Palazzo Chigi -


San Giovanni

La basilica (o cattedrale) di San Giovanni in Laterano può essere considerata per importanza nella Chiesa Cattolica la seconda dopo San Pietro. La prima costruzione risale al 311 – 314 ma fu restaurata successivamente nel V e nell’VII secolo, l’attuale struttura è del 1637, con una pianta a croce latina composta da cinque navate per una lunghezza di ben 130 metri. Fu rimaneggiata a partire dal 1650 per volere di Papa Innocenzo X in occasione del Giubileo, da Alessandro Galilei e dal Borromini e da allora non ha più cambiato aspetto. Il Galilei si occupò principalmente della facciata esterna tra il 1733 e il 1650 e del portico con le sue cinque porte di accesso, sempre nel portico si può ammirare la statua di Costantino recuperata nelle antiche terme imperiali al Quirinale. Sulla balaustra si ergono 15 statue alte 7 metri l’una, raffiguranti Cristo e altrettanti Santi quella al centro raffigura il Redentore. La maestosa porta centrale in bronzo che troviamo sotto il portico e da accesso alla basilica ha i battenti in bronzo provenienti dalla Curia del Foro Romano, tale porta è aperta solo ed esclusivamente per le visite del Papa in San Giovanni. La porta che trova nel portico a destra è la Porta Santa ed è aperta come quella in Vaticano solo negli anni giubilari. Sopra le altre porte si possono ammirare degli altorilievi in marmo raffiguranti “Storie della vita del Battista”. E’ opera del Galilei all’interno la Cappella Corsini 1732-35 . Il Borromini si occupò principalmente dell’interno, si possono notare le statue dei dodici apostoli a ridosso delle colonne nella navata centrale. Il soffitto di scuola Michelangiolesca è una struttura in legno particolarmente sontuosa che corre lungo le cinque navate ed è decorata in oro risalente al 1562, il pavimento invece è di tipo cosmatesco opera del Vassalletto. Si possono osservare anche il chiostro del 1215 ad opera Vassalletto e il tabernacolo di Giovanni di Stefano 1367, posto nell’altare papale sotto il grande arco alla fine della navata centrale, dove sono riposte in contenitori d’argento (opera del Valadier) le reliquie delle teste di San Pietro e Paolo.

Link: San Giovanni -


San Giovanni e Paolo al Celio

La chiesa dei Santi Giovanni e Paolo sorge sul monte Celio uno dei sette colli di Roma, proprio davanti l’ingresso di Villa Celimontana. La tradizione narra che li dove ora sorge la chiesa vi fosse la casa dei due Santi ( e fratelli) una costruzione risalente al I secolo dopo Cristo, più verosimilmente era uno dei primi edifici utilizzati dai Cristiani per le loro funzioni religiose e successivamente divenne la tomba dei due martiri a seguito del martirio subito per volere dell’imperatore Giuliano nel 362. La chiesa originaria venne eretta all’incirca nel 398 ma più volte fu saccheggiata nel 410 dai visigoti di Alarico (Sacco di Roma), nel 1084 dai Normanni, e danneggiata da un terremoto nel 442. Fu più volte rimaneggiata e restaurata da: Papa Pasquale II ( 1099-1118) aggiunse il campanile e il portico, nel 1715 dal Cardinale Fabrizio Paolucci, e nel 1951 quando fu ripristinata l’attuale facciata stile paleocristiana dal Cardinale Spellman. All’interno si ha una pianta a tre navate sulla destra dell’altare in fondo si possono osservare gli accessi a degli ambienti sotterranei per un totale di una ventina di stanze dipinte ( con affeschi raffiguranti scene di martiri) appartenenti a diversi edifici edificati nel corso dei secoli tra il I e il IV dopo Cristo che vennero alla luce nel 1887 per opera di Padre Germano che cercava la tomba dei due martiri.

Link: San Giovanni e Paolo al Celio - Sette Colli -


San Pietro

"San Pietro" apostolo di Gesù Cristo fu sepolto ove oggi sorge il centro della cristianità, la più vasta basilica al mondo. La basilica che si può ammirare oggi non è quell'originaria che risaliva al IV sec. che fu abbattuta e sostituita dall'attuale. Nella ricostruzione vanno citati Bramante, Raffaello, Peruzzi, "Antonio da San Gallo il Giovane" che si adoperarono nella sistemazione della basilica così com'è oggi. A Michelangelo invece vanno gli onori per la realizzazione della cupola e della "Pietà di Michelangelo" del 1499 custodita all'interno della basilica e raffigurante Maria che tiene sulle sue ginocchia l'ormai defunto Gesu' Crtisto. Sempre all'interno della basilica possiamo ammirare l'altare del Papa alto 29 m di bronzo e legno opera del Bernini. Sempre del Bernini è la realizzazione della piazza antistante la basilica realizzata tra il 1656 e il 1667 composta da uno splendido colonnato di 284 colonne disposte per quattro file a formare due emicicli con una larghezza di 240 metri; alla sommità vi si possono ammirare ben 140 statue raffiguranti santi. Nella piazza trovano posto anche due fontane (ne esiste una copia esatta delle fontane a Parigi) e un obelisco egiziano. L’ “Obelisco Vaticano” da solo è alto poco meno di 30 metri , fu trasferito da Alessandria d’Egitto a Roma dall’imperatore Caligola ed ornava un circo che sorgeva a lato della basilica fu poi Sisto V nel 1586 che decise di farlo spostare al centro della piazza, sulla sommità all’altezza di 41 metri è visibile una croce con l’emblema in bronzo raffiguranti i monti e la stella dei Peretti Montalto dove è racchiusa una reliquia della Santa Croce.

Link: San Pietro -


Sette Colli

I famosi Sette Colli di Roma, ( rigorosamente in ordine alfabetico) Aventino, Campidoglio, Celio, Esquilino, Palatino, Quirinale, Viminale, non sono monumenti a se stanti, intesi come opere architettoniche ma è giusto citarli perché hanno ricoperto un ruolo importantissimo nella storia, che ha sancito la nascita della città e il suo sviluppo. Al giorno d’oggi, con l’attuale assetto urbanistico è difficile immaginare come fossero quei colli e la vallata sottostante più di duemila anni fa. Attualmente i nomi identificano piazze o palazzi prevalentemente della politica locale e nazionale sorti su qui colli che videro la nascita della civiltà Romana.


Palatino.

Questo colle può essere considerato il più importante dal punto di vita storico in quanto narrà la tradizione che Romolo vi fondò la città di Roma nel 753 a.C. Tesi avvalorata negli ultimi anni grazie ad una campagna di scavi archeologici che ha riportato alla luce resti risalenti all’età del ferro di capanne probabilmente abitate da popolazioni sia di razza latina e successivamente etrusca. Vi furono costruiti numerosi templi e palazzi ad esempio il "Tempio di Vesta" , "La domus Flavia " di Vespasiano durante il periodo imperiale e l’abitazione di Cicerone in età repubblicana


Aventino.

In età imperiale vi si edificarono principalmente palazzi e complessi termali, e numerosi templi come ad esempio quello dedicato a Diana, purtroppo nessuna delle costruzioni di allora è arrivata ai giorni nostri. L’Aventino fu assegnato alla plebe tramite una legge e segnava le terre demaniali, una leggenda narra che su questo colle vi si radunarono i plebei durante un conflitto con i patrizi.


Celio.

Il Celio è stato un quartiere popolar durante tutta l’età imperiale, successivamente Nerone vi estese la sua "Domus Aurea" vi si costruirono templi e sacrari. Il nome Celio deriva da un condottiero Etrusco "Cele Vibenna" che lo conquistò. Attualmente su i resti degli allora edifici dell’epoca romana troviamo numerosi edifici cristiani, tra cui la celebre basilica di San Clemente. Oltre agli edifici cristiani vi si estende "Villa Celimontana".


Esquilino.

E’ sicuramente il colle più esteso tra i sette, in epoca imperiale parte era adibito a cimitero, ma qui trovavano posto la famosa "Domus Aurea", le terme di Tito e Traiano, acquedotti giardini, il portico di Livia. Oggi possiamo trovare la basisilica di Santa Maria Maggiore, San Pietro in Vincoli, Santa Croce in Gerusalemme, chiese importantissime per la città e la tradizione di Roma.


Viminale.

Sembra che il nome derivi dalla enorme quantità di piante di vimini vi crescevano. Dell’epoca romana rimangono solamente dei resti di alcune terme di Diocleziano e Novato, che erano contornate da giardini. Attualmente vi è in palazzo d’inizio novecento dove sorge il "Ministero degli Interni".

Per informazioni su Quirinale e il Campidoglio seleziona i link relativi.

Link: Sette Colli - Quirinale - Campidoglio -


Via Appia

Via Appia Antica collegava Roma a Taranto e Brindisi per un totale di circa 600 km, si può osservare ancora il tracciato originario da Roma a Taranto che corre parallelo all’attuale tracciato di vai Appia Nuova. Un primo tratto fu costruito nel 312 a.C. da Appio Claudio e arrivava fino a Capua, successivamente nel 268 a.C. fu prolungato fino a Benevento e nel 190 fino a Venosa e cosi via fino all’ultimo tratto, lungo la strada si potevano trovare punti di ristoro sia per le persone sia per gli animali. Oggi soprattutto nel tratto dentro Roma è possibile vedere lungo il percorso: il Mausoleo di Cecilia Metella costruito alla fine dell’età repubblicana oggi ornato di merli medioevali, l’ipogeo dei Flavi ,il Mausoleo di Gallieno monumento in origine composto di due piani ed ora ne è rimasto solo uno, il Sepolcro di Romolo eretto per il figlio da Massenzio con la forma simile al Pantheon, la basilica di SS Nereo e Achilleo eretta su i sepolti dei due martiri tra il 390 e il 395, La Villa di Quintilio con un anfiteatro una vasca adibita a terme ed un ninfeo. La presenza di tutti questi monumenti hanno fatto si che via Appia si fregiasse dell’appellativo di Regina Viarum, oggi per un ampio tratto sempre all’interno di Roma è possibile osservare i resti di tombe statue e reperti vari ritrovati nelle ville circostanti.

Link: Via appia -


Villa Borghese

E’ sicuramente uno dei più grandi parchi pubblici e situata al centro di Roma, una pineta con attorno numerosissime statue, fontane, tempi attraversata da numerosi viali alberati. Al centro della Villa vi è il Giardino del Lago con un isoletta artificiale dove sorge un tempietto greco opera di Asprucci. Piazza di Siena dove vi si tengono numerosi concorsi ippici. Vi trova il Casino Borghese sede del Museo e della Galleria Borghese. La Galleria Borghese è un edificio risalente al 1613 e fu fatto costruire per raccogliere i quadri e le statue in marmo appartenenti a da Papa Paolo V ovvero Camillo Borghese ed al cardinale Scipione Borghese nipote del Papa. La galleria fu acquistata dallo stato italiano solo nel 1902 e venne chiamata in un primo momento Galleria Reale e successivamente Galleria Nazionale ma a Roma è sempre conosciuta come Galleria Borghese. Ovviamente la galleria ospita quadri e statue di tutti i più famosi esponenti italiani del rinascimento ad esempio: la statua di Paolina Borghese del Canova, il quadro “L’amor Sacro e l’amor Profano di Tiziano”, il “David” del Bernini, i quadri del Caravaggio (grande protetto dei Borghese) la “Madonna del Serpe” e “Il Ragazzo con canestro e frutta”.

Link: Villa Borghese -