Via Appia

Via Appia Antica collegava Roma a Taranto e Brindisi per un totale di circa 600 km, si può osservare ancora il tracciato originario da Roma a Taranto che corre parallelo all’attuale tracciato di vai Appia Nuova. Un primo tratto fu costruito nel 312 a.C. da Appio Claudio e arrivava fino a Capua, successivamente nel 268 a.C. fu prolungato fino a Benevento e nel 190 fino a Venosa e cosi via fino all’ultimo tratto, lungo la strada si potevano trovare punti di ristoro sia per le persone sia per gli animali. Oggi soprattutto nel tratto dentro Roma è possibile vedere lungo il percorso: il Mausoleo di Cecilia Metella costruito alla fine dell’età repubblicana oggi ornato di merli medioevali, l’ipogeo dei Flavi ,il Mausoleo di Gallieno monumento in origine composto di due piani ed ora ne è rimasto solo uno, il Sepolcro di Romolo eretto per il figlio da Massenzio con la forma simile al Pantheon, la basilica di SS Nereo e Achilleo eretta su i sepolti dei due martiri tra il 390 e il 395, La Villa di Quintilio con un anfiteatro una vasca adibita a terme ed un ninfeo. La presenza di tutti questi monumenti hanno fatto si che via Appia si fregiasse dell’appellativo di Regina Viarum, oggi per un ampio tratto sempre all’interno di Roma è possibile osservare i resti di tombe statue e reperti vari ritrovati nelle ville circostanti.


Foto by:

Via Appia -autore- Leonardo Buluggiu. Via Appia -autore- Leonardo Buluggiu. Via Appia -autore- Leonardo Buluggiu. Via Appia -autore- Leonardo Buluggiu. Via Appia -autore- Leonardo Buluggiu. Via Appia -autore- Leonardo Buluggiu. Via Appia -autore- Leonardo Buluggiu. Via Appia -autore- Leonardo Buluggiu. Via Appia -autore- Luca De Carli & Erica Baciocchi.