Ponte Milvio

Ponte Milvio è uno dei più antichi ponti che ancora oggi sorge a Roma ed è stato indubbiamente teatro di molti e significativi eventi storici importanti , come ad esempio la battaglia nel 312 d.C. tra Costantino e Massenzio o nel 799 d.C. il passaggio di Carlo Magno divenuto imperatore. La sua prima costruzione risale al IV secolo a.C. Ovviamente con il passare dei secoli è stato più volte ricostruito e quello che possiamo vedere oggi risale all’inizio del 1800. Il nome ponte Milvio deriva molto probabilmente dal termine “gens Mulvia” ovvero una casta dell’antica Roma alla quale apparteneva l’edile che ne curò la prima realizzazione in legno, il primo ponte in muratura con annessi due ponti levatoi in legno si deve invece “Marco Emilio Scauro” censore dell’antica Roma nel 109 a.C. Il termine “Mollo” forse si riferisce alla elasticità che poteva trasmettere la costruzione. Nel medioevo si ha una distruzione pressoché totale ad opera degli Orsini nel 1335, il ponte essendo luogo strategico spesso era motivo di lotte e screzi tra le famiglie nobili Romane. Nel 1342 fu ricostruito grazie alle elemosine raccolte da un frate e il ponte diventa meta di processioni religiose con annesso pedaggio da pagare. Nel quattrocento è aggiunta la torre del “Tripizone”, diventa una dogana e lungo di esibizione dei condannati. Nel 1805, Pio VII ingaggia il Valadier per un restauro scompaiono i ponti levatoi e compaiono archi e arcate in muratura. Nel 1849 i garibaldini provocano ingenti e inutili danni per fermare l’avanza dei francesi. Nel 1852 Pio IX lo fa restaurare. Arriviamo ai gironi nostri, nel 1982 tornano alla luce in seguito a dei lavori un tratto di banchina in blocchi di tufo risalenti probabilmente alla prima costruzione in muratura che collegano il primo pilone e la riva sinistra, nel 1985 rinviene una parte di pavimentazione del 1600 e il ponte è definitivamente chiuso al traffico. “IO C’ERO.”

- I lucchetti -


Foto by:

Ponte Milvio -autore- Bianca e Leonardo Buluggiu. Ponte Milvio -autore- Bianca e Leonardo Buluggiu.